Note organizzative e consigli tecnici
Per affrontare questo percorso, diamo di seguito alcuni consigli generali riportati da chi ha già fatto questa esperienza e informazioni generiche sull'organizzazione. Chi avesse bisogno di dettagli o avesse quesiti particolari può scrivere a
(COME PREPARARSI, LO ZAINO, L'EQUIPAGGIAMENTO, ACCESSORI, LA CREDENZIALE, OFFERTE, DORMIRE, MANGIARE)
COME PREPARARSI: Questo è un percorso che si svolge in parte su sentiero, mulattiera strada bianca ma alcune tappe avranno anche dei "bei" tratti di asfalto (purtroppo), il percorso non presenta particolari difficoltà o pericoli. Non vi sono salite davvero ardue, ma nel corso della giornata si sommano sulle spalle e sulle gambe. I sentieri sono facili, ma a volte lunghi i tratti, di completa solitudine, che sono il bello di questo cammino, possono scoraggiare chi non è abituato a camminare nel silenzioso e poco frequentato Appennino. Tenete inoltre presente che si camminerà per 6 giorni con uno zaino minimale con poche cose in quanto potremo usufruire dell'appoggio di un furgone per riporre quelle "poche" cose che camminando possiamo fare a meno di portare ma che sono utili all'arrivo (ciabatte, asciugamano, saccoletto etc ). Coloro che non si sono mai cimentati in lunghi percorsi è bene che si allenino prima di partire camminando con percorsi anche più brevi sui 10/15km con lo zaino in spalle (se dopo 15 km non si è "stanchi morti" si capisce subito se farne 10/15 in più è un ostacolo insormontabile). Solo l'ultima tappa sarà "lunghetta", ma poi avremo tutto il tempo per riposarci (non potevamo lasciare da parte 5/6 km da fare in un altro giorno, abbiamo fatto la scelta di "tirare" guadagnando un giorno da spendere poi tra Poggio Bustone e Assisi)
LO ZAINO: per camminare non serve uno zaino particolarmente capiente in quanto porteremo con noi solo poche cose (salvo per la tappa di Romita di Cesi dove sarà necessario caricare sullo zaino l'indispensabile per la notte in quanto è l'unica tappa in cui i furgoni di appoggio non potranno tenerci compagnia); borracce, pochi viveri al sacco qualche indumento, poncho e poco altro (attenzione agli spallacci degli zaini). Chi non usa il poncho un copri zaino se piove può essere utile. Un secondo zainetto o borsa da caricare in furgone per le cose necessarie ma non indispensabili durante il cammino (beuty case, saccoletto, un pezzo di sapone etc. - vedi di seguito)
L'EQUIPAGGIAMENTO - Materassino: è preferibile quello gonfiabile a meno che non siate abituati a dormire con lo stuoino. Sacco a pelo: leggero (consigliato) o chi vuole il solo saccoletto (il sacco lenzuolo che si usa generalmente nei rifugi) le temperature in settembre generalmente sono ancora elevate. Pigiama: si può utilizzare la tuta che si usa per i momenti di riposo. Borsina da toilette e farmacia: più è piccola e meno ci mettete dentro! I1 sapone di Marsiglia serve a lavarsi e a fare il bucato. Forbicine, ago e filo (per curarsi anche le eventuali vesciche!), cerotti (per le vesciche i "compeed" sono eccezzionali), disinfettante. Potete provare il tea hee oil, un olio ricavato da una pianta australiana che si può trovare in qualsiasi erboristena: un ottimo disinfettante, cicatrizzante, e ci si possono fare anche i fumenti, in caso di raffreddore o i gargarismi (praticamente fa de tuto). Aspirina, presa alla sera quando tutti i muscoli sono stanchi ha il potere di distenderli, provare per credere! Crema per i muscoli: quelle all'arnica e all'artiglio del diavolo sono ottime. Crema solare: indispensabile anche in autunno! Giacca a vento: leggera e, possibilmente, impermeabile. Pantaloni: 2 paia leggeri, meglio se di teflon, si lavano facilmente, si asciugano in fretta. Magliette: 2, massimo 3, sempre meglio quelle di materiale tecnico traspirante, costano un po' di più di quelle di cotone ma mantengono il corpo sempre asciutto e si asciugano in fretta. Golf in pile: uno leggero per le sere più fresche. Tuta: quella che diventa anche pigiama, non è indispensabile ma è bello cambiarsi quando si arriva alla fine della tappa indossando qualcosa di dedicato solo al riposo. Biancheria: poca, il pellegrino è uno che fa del fare il bucato la sera una specie di rituale. 3 paia di mutande e 2 canottiere bastano e avanzano. Calzature: se si preferisce camminare con la caviglia sostenuta, suggeriamo scarponi, leggeri ma alti; ma esistono in commercio anche scarpe da mezzo trekking, basse ma con la suola da scarponi, si possono utilizzare anche sandali da trekking (quelli con suola vibram per intenderci). Se usate i sandali è necessario farlo vestendo sempre dei calzini perché il sudore combinato con la polvere è un "ingrediente" speciale per provocare vesciche. Portare con sé due paia di calzature, è un peso in più ma, alternandole, sia i piedi che le caviglie ne godono. Calzini: 3 paia, quelli tecnici in materiale traspirante asciugano in fretta e sono morbidi; un aiuto contro le vesciche. Ciabattine: di plastica leggere per fare la doccia e per far prendere aria ai piedi quando si è arrivati. Berrettino o cappello: attrezzo indispensabile sotto il sole cocente! Borraccia! ( i sofisticati possono provare quelle a sacca, che si mettono nello zaino e da cui fuoriesce un tubo con un "ciucciotto". I vantaggi di questo tipo di borraccia sono diversi: il liquido rimane fresco, non ci si deve togliere lo zaino per bere e quella piccola sorsata data camminando ti permette di non disidratarti, distribuendo lungo la giornata la quantità di liquidi che si devono assorbire. Ce ne sono tantissimi tipi in commercio, attenzione che il "ciucciotto" abbia una specie di valvola se no dopo poco inizierà a perdere! ). Qualora sia parecchio caldo si consiglia di portare dei sali minerali che si acquistano al supermercato (tipo Isostad -polvere da aggiungere all'acqua nella borraccia).
ACCESSORI Occhiali da sole. Pila: quella frontale che va bene anche per leggere a letto (in qualche struttura potrebbe non esserci la luce). Mollette da biancheria: ne bastano 2 o 3, vanno bene per appendere il "bucato" fuori dallo zaino. Diario: forse vi verrà voglia di fissare sulla carta le emozioni e le considerazioni della giornata. Diverrà poi al ritorno il ricordo più prezioso. Libro: è un optional ma se si trova il proprio libro ideale per il cammino, è un grande compagno (tanto non dovete mica leggerlo camminando). Macchina fotografica: come non aver voglia di fare foto! Se portate una macchina pesante legatela alla cinghia dello zaino che si blocca sullo sterno e bloccatela con quella in vita, per fare una foto è sufficiente sbloccare la cinghia in vita, senza rischiare di appoggiarla e dimenticarla. Telefono: se serve il, non dimenticate il caricabatterie. Coltellino: piccolo e semplice ... Racchette da trekking: meritano un discorso particolare ci vuole un po' ad abituarsi al loro uso ma danno il ritmo sui tratti pianeggianti, e ti aiutano in salita e in discesa, scaricando dalla schiena e dalle ginocchia tantissimo peso, permettendo alle braccia di fare del movimento ed evitando che le mani pendano immote gonfiandosi. Per qualche tappa dove abbiamo alcuni tratti in comune con strade asfaltate e abbastanza trafficate potrebbe essere utile mettere nello zaino un "giubbetto ad alta visibilità" (tipo quelli in dotazione alle autovetture) per sicurezza.
LA CREDENZIALE Per chi sà cos'è e ha quella dell'anno scorso è necessario portarla con sè nello zaino per completare il percorso. Per chi non l'ha mai vista diciamo: che Ora esiste la tanto sognata credenziale francescana! E bellissima, è pensata ad hoc per i pellegrini di Francesco ed è rilasciata dalla Provincia Serafica dei Frati Minori dell'Umbria che hanno voluto così riconoscere fattivamente, e nel modo più antico e ufficiale, il valore di questo Cammino. La credenziale, come ben sa chi ha fatto il Cammino di Santiago, è una sorta di "passaporto" del pellegrino, su cui ne sono riportati i dati ma che non sostituisce i normali documenti. Su di essa vengono apposti i timbri di ostelli, chiese, conventi, Apt.. . dei luoghi che si attraversano lungo il percorso. Per chi la porta con sé è un impegno a essere un vero pellegrino nei passi e nell'anima ed è un ricordo bellissimo dove ogni timbro è sudato e conserva nel suo inchiostro la luce dei giorni della peregrinazione. Vi invito a richiederla e a usarla in modo "ossessivo", chiedendo timbri lungo il cammino per ché voi camminando con lei nello zaino state creando la traccia luminosa che fa dei sentieri e delle strade un Cammino. Per chi non ce l'ha (chi non c'era l'anno scorso ), non deve fare niente se ne occuperà l'organizzazione a richiederla, invece chi fosse stato presente lo scorso anno e non ce l'avesse più o non riesce a trovarla deve comunicarcelo immediatamente per fare la richiesta di una nuova.
OFFERTE In alcune strutture di tipo conventuale non si richiede una vera e propria quota perché si presume che i pellegrini lascino un 'offerta. Questo è un tasto molto delicato che ha molto a che fare con lo spirito con cui si compie il cammino, il vero pellegrino sa che niente gli è dovuto.
DORMIRE Utilizzeremo dove possibile strutture “messe a disposizione” per i pellegrini, ostelli, conventi o quanto di più diverso ma disponibile a seconda della disponibilità ricettiva e del numero di partecipanti. Alcune strutture hanno "prezzo concordato, prezzo per pellegrini o prezzo politico" si intende un prezzo inferiore al normale concordato con i proprietari per chi si presenta con la guida e la credenziale, ricordatevi di farla vedere ed eventualmente ricordate loro l'accordo, specificando che siete "veri" pellegrini a piedi o in bicicletta ...
MANGIARE Durante il giorno ci organizzeremo per il pranzo con l'appoggio "dei mezzi" per consumare assieme qualcosa di frugale e veloce al fine di non appesantire la camminata. Per la "merenda" verrà distribuita della frutta di stagione o poco altro al fine di chiudere i "buchi nello stomaco" durante il percorso nelle brevi soste. Per la sera in alcuni ostelli vi è la possibilità di cucinare o viene offerta la cena. Solo in poche tappe si dovremo provvedere al cibo anche per la cena non essendoci nessuna possibilità di trovare strutture che offrono anche il vitto pertanto ci organizzeremo sempre con "l’appoggio logistico" dei furgoni. Per quanto riguarda il bere è buona norma partire sempre con la borraccia piena.
TRASPORTI: Utilizzeremo tre furgoni di cui due per passeggeri e uno per la logistica fino ad Assisi. Durante il percorso comunque ci seguiranno solo quest'ultimo e un furgone "passeggeri".