Valdagno, 16/12/2023
Siamo sempre stati scout grazie a lui, fin dalla nascita.
Ha sempre trasmesso quel suo modo di essere e di vivere in modo naturale, come fosse cosa da tutti, insegnandolo a noi così come a tanti altri ragazzi che lo circondavano quotidianamente.
Ken era sempre pronto ad aiutare chi ne aveva bisogno, qualsiasi necessità avesse.
Scaricava motocarri di legna per chi non ce la faceva a farlo da solo, e si arrampicava a cercare i tosi che si erano persi in montagna a Campogrosso.
Quando era più anziano si dava da fare come parcheggiatore all'oratorio, per raccogliere fondi per la parrocchia, e quando ormai era più vecchio non si risparmiava comunque, e la notte faceva volentieri compagnia in ospedale a chi non aveva nessuno a fianco.
La gioia con cui aiutava gli altri: questo stupiva di lui.
Cominciava la giornata intonando “Al chiaror del mattin” e “Su levian” e la proseguiva fischiettando o canticchiando, rincasando poi la sera sulle note di “Signor tra le tende schierati”.
Tutt'oggi, se mi capita qualche giornata storta, mi sembra di sentirlo ancora e senza accorgermene mi faccio coraggio e cantando sottovoce la sua “Sul cappel un bel fior”.
Questo ha insegnato a me, a mio fratello, ai suoi nipoti e a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di averlo a fianco:
siate positivi e fiduciosi e potrete affrontare il mondo intero.
Grazie a tutti!