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AGESCI 50 Anni di cammino insieme 

 

Geroge Hèbert

Georges Hébert

(Parigi, 27 aprile 1875 – Tourgéville, 2 agosto 1957)

è stato un insegnante francese, specializzato in educazione fisica sia teorica che applicata.

Georges Hèbert ufficiale della Marina Francese

Ufficiale nella Marina francese prima della Grande Guerra, Hébert fu di stanza nella città di Saint-Pierre, nella Martinica. Nel 1902 la città fu vittima di una catastrofica eruzione vulcanica e Hébert coordinò eroicamente l'evacuazione e il soccorso di centinaia di persone.

 

Questa esperienza ebbe profondi effetti su di lui e rafforzò la sua convinzione che le capacità fisiche e atletiche andassero combinate con le qualità del coraggio e dell'altruismo. Egli sintetizzò la propria etica nel motto: "Essere forti per essere utili".

Geroges Hèbert - atletaGeroges Hèbert - atleta

George Hebert - atleta

L'Herbertismo è una tecnica "adottata" dagli scout che rientra nella cura della salute e della forza fisica e ne occupa un'importanza prioritaria.

Definizione

L'hebertismo è un'azione metodica, progressiva, continua dall'infanzia all'età adulta, avente lo scopo di assicurare lo sviluppo fisico integrale, di accrescere le resistenze organiche, di valorizzare le attitudini in tutti i generi di esercizi naturali ed utilitari indispensabili, di sviluppare la forza e tutte le altre qualità fisiche, infine di subordinare tutto ad una idea morale dominante: l'altruismo.

Il motto

Essere Forti per Essere Utili

Nascita e sviluppo del Metodo Naturale di George Hebert

L'idea si deve a Georges Hébert il quale, viaggiando per il mondo come ufficiale di marina, ha occasione di osservare da vicino gli esseri umani alle prese con dure prove ed in lui prende forza la convinzione che una persona più forte fisicamente e moralmente, maggiormente rende un valido servizio nelle circostanze difficili. Di qui il desiderio di dedicarsi alla preparazione dei giovani in questo settore. Entra nella scuola di ginnastica di Lorient. Inizia la sperimentazione del suo metodo su 1.200 uomini con graduale messa a punto del metodo.

La sperimentazione si estende a tutta la Marina ed hanno luogo le prime dimostrazioni pubbliche, specialmente a Joinville; viene adottata la dicitura: 'Metodo Naturale', continuano i perfezionamenti tecnici e pedagogici, si susseguono le grandi manifestazioni. Grande successo al 'Congresso Internazionale di Educazione Fisica' di Parigi con conseguente applicazione del M.N. nelle scuole, nelle attività sportive, mentre continua il perfezionamento tecnico-pedagogico. Il dott.Carton, capo della Scuola Naturieta, applica il M.N. a ragazzi ammalati e disabilitati.

Dopo il 1922 nascono i centri hebertisti ed il Metodo Naturale viene adottato dallo scoutismo francese, seguito da quello belga. In Italia il Metodo Hebert viene introdotto dal belga Jean Hendrickx con un corso d'hebertismo tenutosi a Milano nel 1949 ad un gruppo di capi scout.

Filosofia dell'Hebertismo

Il nostro Corpo

Il primo e più importante mezzo che noi utilizziamo in qualsiasi azione compiuta, è il nostro corpo. Ogni persona, qualunque sia la sua complessione fisica, se vuol vivere la propria vita pienamente utilizzando al massimo le sue facoltà, ha verso se stesso dei doveri morali e sociali da osservare. Allo stesso modo egli ha anche dei doveri fisici nei confronti del proprio corpo.

Essi sono riassunti nella formula: svilupparsi e conservarsi; sviluppandoci, diventiamo forti, conservandoci, ci manteniamo forti e, quando si è in forma, si ha più energia, più entusiasmo, maggiori possibilità di trarsi d'impaccio nei momenti di difficoltà e minori possibilità di subire danni alla propria salute. Insomma più salute e più gioia di vivere.

Dal punto di vista fisiologico, l'uomo è un organismo in cui tutti gli elementi sono strettamente solidali. Ogni deficienza, anche accidentale, di uno di essi si ripercuote presto o tardi sullo stato generale, sul morale, sulla volontà, sulle abitudini, sulla socievolezza.

Lo sviluppo dell'individuo, la formazione del suo carattere dipendono sia dalla qualità della sua educazione sia dal suo stato di salute fisica: Mens Sana in Corpore Sano.

L'Hebertismo come metodo

Nei metodi di educazione fisica tradizionali la preoccupazione dominante si focalizza sulla forma del movimento o sulla tecnica di esecuzione; ciò si concretizza in una cultura fisica di tipo analitico fortemente specializzato in funzione delle varie discipline sportive. Si parla di stile prima che di fondo, di muscoli prima che di potenza cardiaca,di esecuzione brillante di esercizi convenzionali o di giochi sportivi prima che di una esecuzione conveniente ed indispensabile di esercizi essenzialmente utilitari, di acrobazia prima di esercizi elementari più utili, infine di allenamento specializzato prima di allenamento generalizzato: si mette in primo piano ciò che è accessorio o di utilità secondaria e si trascura l'essenziale.

 

Principi

L'osservazione della natura e specialmente quella degli esseri viventi, animali e persone che vivono al di fuori della civiltà tecnologica, ci mostra che questi ultimi, quasi a loro insaputa ed in una maniera molto semplice, acquistano forza bellezza, procurate dalla pratica dei movimenti di mantenimento e di difesa, dalla vita all'aperto, da un nutrimento semplice. Donde. il principio dottrinale, intangibile dell'hebertismo: 'utilizzare i gesti propri della nostra specie per acquistare lo sviluppo fisico completo attraverso un ritorno RAGIONATO alle condizioni naturali di vita. Nei paesi civili le abitudini e gli obblighi sociali, le convenzioni, i pregiudizi allontanano l'uomo dalla vita naturale all'aperto e gli impediscono frequentemente, fin dall'infanzia, di esercitare la sua attività in un senso conveniente. Pertanto, per raggiungere uno sviluppo fisico completo, ogni persona dovrebbe sottoporsi alle seguenti norme principali

  1. Il dedicare giornalmente un tempo sufficiente alla cultura del proprio corpo;
  2. ristabilire in questa pratica le stesse condizioni dell'attività naturale, cioè marciare, correre, saltare, ecc...all'aria aperta, Con il minor ingombro dei vestiti possibile (ovviamente fin dove la decenza lo permette);
  3. produrre in questo tempo, senza eccedere e nuocere al proprio organismo, una dose di attività circa uguale a quella, che rappresenterebbe una giornata intera di vita all'aperto allo stato naturale.

Pertanto è necessario praticare

  • esercizi, giochi e lavori naturali ed utilitari;
  • vita rude al contatto permanente degli elementi atmosferici naturali;
  • vita semplice ed igienica nei vestiti e nel nutrimento;
  • vita disciplinata e generosa della persona, che vuole servire utilmente.

Queste norme producono:

  1. un'azione funzionale: sugli organi vitali (cuore — polmoni — apparato digerente);
  2. un'azione strutturale: su scheletro e muscoli;
  3. un’azione utilitaria: sulla prontezza e nella preparazione all’azione vera;
  4. un’azione morale e fisica: su carattere, personalità, sentimenti nobili.

Di conseguenza il lavoro naturale. avrà:

  1. carattere di fondo: sviluppo e mantenimento delle grandi funzioni vitali;
  2. carattere tecnico: perfezionamento del gesto;
  3. carattere di mantenimento: conservazione di una buona forma fisica

Le 10 famiglie

Gli esercizi naturali ed utilitari, che costituiscono la base di uno sviluppo fisico integrale, si suddividono per similitudine, nella natura degli sforzi, in 10 gruppi fondamentali. Da tenere presente che l'educazione fisica non è limitata alla Pratica delle 10 attività fondamentali, ma può comportare innumerevoli complementi, cioè tutte le attività fisiche possibili, utilitari, extrautilitari, professionali o di semplice divertimento.

  1. L'arrampicata
  2. La corsa
  3. L'equilibrismo
  4. Il lancio
  5. La lotta
  6. La marcia
  7. La marcia quadrupede
  8. Il salto
  9. Il trasporto
  10. Il nuoto

Gli esercizi del Metodo Naturale essendo sintetici, presentano effetti complessi:

  • quelli di spostamento: danno effetti generali intensi specialmente sulle grandi funzioni organiche (cuore e polmoni), che sono le più importanti per lo sviluppo della resistenza di fondo;
  • quelli di stazionamento: danno soprattutto effetti muscolari.

Ciascun genere di esercizi ha evidentemente, conseguenze diverse:

  1. MARCIA - più che sviluppare modo notevole le membra inferiori, dona loro maggior forza di resistenza, assottigliandole ed indurendole, inoltre è un esercizio respiratorio molto interessate.
  2. CORSA - permette all' organismo lo sforzo più completo e più intenso, fa lavorare gran parte del sistema muscolare, attiva tutte le funzioni ma soprattutto cuore e polmoni - elimina il grasso, aumenta la capacità respiratoria, da agilità e morbidezza ai muscoli delle gambe soprattutto delle cosce, accresce. la forza di resistenza. N.B. - Non separare mai a corsa dalla marcia: allenamenti, paralleli e misto. La corsa è la preparazione alla marcia di lunga durata ed agli sforzi violenti (potenza cardiaca e muscolare).
  3. SALTO - dà al corpo un impulso conveniente per superare d'un tratto un ostacolo. Permette frequentemente d’evitare accidenti, mette in gioco le parti più importanti dell'organismo soprattutto respirazione e circolazione. Sviluppa muscoli delle gambe e dell’addome, sviluppa agilità e colpo d’occhio, fortifica ginocchia piedi e caviglie dà scioltezza e riflesso d'equilibrio nelle cadute. Effetto morale: obbliga a vincere la paura dell’ostacolo.
  4. MARCIA QUADRUPEDE - comprende tutti gli esercizi possibili in appoggio alle 4 membra, di faccia, di dorso, di fianco col corpo più o meno abbassato od anche completamente adagiato al suolo, tutti gli esercizi si possono effettuare in quadrupedia - azione su tutta la muscolatura sviluppa i muscoli dorsali di attacco alle spalle, su tutte le articolazioni specialmente spalle, gomiti polsi. dona flessibilità alla colonna vertebrale, Può avere effetti correttivi sulle scoliosi.
  5. ARRAMPICATA consiste nell’alzare od abbassare il corpo, o, generalmente, nel suo spostamento in qualsiasi direzione, sia con l’aiuto delle sole braccia, sia con aiuto di braccia e gambe — sviluppa muscolatura del tronco, delle membra superiori e soprattutto dell’addome, sviluppa i muscoli delle gambe.Rappresenta una scuola di volontà e fermezza N. B.- grande importanza al lavoro in elasticità per evitare squilibrio al sistema muscolare e dispersione troppo intensa di sforzi
  6. EQUILIBRIO - si esegue in tutte le circostanze ti cui il corpo non si mantiene a piombo e non evita la caduta se non effettuando uno sforzo volontario e lottando costantemente contro la causa di squilibrio. Ogni esercizio diviene di equilibrio quando l’esecuzione richiama movimenti reagenti volontari del tronco o dei muscoli per mantenere o ristabilire la posizione a verticale. Azione potente sull'affinamento dei centri nervosi e sullo sviluppo dell’intelligenza muscolare. Sviluppa tutta la muscolatura (in seguito alle contrazioni). Il trasporto di oggetti sulla testa fortifica il collo e rettifica la colonna dorsale — valore psicologico: mette in rilievo i punti deboli di ordine mentale e nervoso, sviluppa agilità, sangue freddo coraggio, audacia, fiducia.
  7. SOLLEVAMENTO e TRASPORTO - consiste nel muovere qualsiasi oggetto in tutte le direzioni, sia rimanendo sul posto sia spostandosi - azione di potenziamento su tutta la muscolatura, specialmente reni, spalle, tronco superiore. Sviluppa muscoli delle 4 membra, soprattutto braccia. Ha effetti su cuore e polmoni. Eccellente preparazione alla lotta e difesa. N.B.-evitare pesi troppo pesanti: piuttosto ripartizione del gesto con pesi più leggeri.
  8. LANCIO: consiste nel gettare, principalmente con l’aiuto di una o due mani, secondariamente con le diversi parti del corpo, qualsiasi oggetto in ogni direzione, sia da fermo, che in movimento — azione sui muscoli deltoidi, pettorali, scapolari, dorsali — azione sull'addome (la torsione del tronco è il movimento più caratteristico) — sforzo muscolare generalizzato di tutto il corpo (braccia, gambe, tronco) — coltiva destrezza, riflessi, scatto.
  9. LOTTA e DIFESA - qualsiasi esercizio di lotta. di bastone, di spinta e trazione — sviluppa respirazione, circolazione e presa. Azione su tutti i muscoli, soprattutto braccia spalle, dorso.
  10. NUOTO - ogni spostamento in acqua con aiuto delle membra, il più completo degli esercizi. Azione intensa su cuore e polmoni sviluppa tutta la muscolatura. La coordinazione dei movimenti sviluppa agilità, sangue freddo, fiducia.

 

Il percorso Hèber in pratica

L’attuazione dell’Hebertismo può essere fatta su un percorso, in cerchio o in plateau. In tutti e tre i casi si eseguono esercizi delle dieci famiglie, in maniera dosata e progressiva.

Il plateau

Il plateau è costituito da un terreno libero, di circa 30 x 10 mt.
Si parte a gruppi di 6-8 persone (detti "ondate") da uno dei due lati corti e si esegue un esercizio.
Poi l’ondata torna indietro, camminando lentamente sul bordo del lato lungo del plateau e quindi riparte per un nuovo esercizio.
Gli esercizi vengono eseguiti in continuità e le persone non devono mai fermarsi.

 

Il cerchio

In una certa area vengono costruiti degli ostacoli, che riproducono difficoltà simili a quelle che possono trovarsi in natura.

Percorso Hèbert schema

Su percorso

Il percorso sarà un vero e proprio percorso in piena natura, utilizzando tutti i vari tipi di ostacoli naturali che si possono incontrare all’aperto.

Percorso Hèbert