Mons. PEPATO DANTE
(1866-1935)
Arciprete
Nacque a Lonigo (VI) il 31 gennaio 1866, da Antonio e da Faustina Schiavo. A sedici anni entrò nel seminario diocesano e il 21 luglio 1889 fu ordinato sacerdote. Ebbe la nomina di curato a Lonigo, dove rimase nove anni. Nel paese natale, campo preferito del suo apostolato fu la gioventù per la quale aprì, vero pioniere nella diocesi, un oratorio festivo e un piccolo teatro.
Nel 1898 il vescovo Antonio Feruglio lo nominò parroco di Sarego e il 13 ottobre 1907 arciprete e vicario foraneo di Valdagno, che stava diventando uno dei principali centri tessili del vicentino.
La grande vocazione di Dante Pepato è sempre stata rivolta ai giovani.
Subito don Pepato istituì scuola materna e un patronato femminile affidati alle suore dorotee.
Alla fine del 1911 aprì, grazie al contributo di V.E. Marzotto, un oratorio doposcuola per fanciulli, condotto da religiosi dell'ordine dei Fratelli Maristi fatti venire dalla Francia. Durante le elezioni parlamentari del 1913 gli ambienti cattolici vicentini, e in particolare don Arena, criticarono duramente l'atteggiamento troppo "acquiescente" di don Pepato e del clero nei confronti dell'on. liberale Vittorio Emanuele Marzotto.
Durante la Prima Guerra Mondiale fu importante la sua opera di “sostentatore dei bisognosi, difensore dei deboli e consolatore degli afflitti”.
Subito dopo il conflitto l'arciprete acquistò l'antica osteria di Angelo Marzari, detto Marin, la ristrutturò e la ampliò adibendola ad Oratorio Pio X (attuale oratorio don Bosco).
Oratorio Pio X anni 20-30
Nel 1918 iniziò la costruzione del cinema-teatro "Utile e Dulci", su progetto dell'ingegner Ferruccio Chemello di Schio.
La sala, con trecento posti a sedere tra platea e loggione, fu inaugurata nel 1922 e fu la prima sala cinematografica dove, nel 1933, si proiettarono a Valdagno film sonori.
Ora il teatro è stato acquistato dalla Banca San Giorgio (BCC di Vicenza e Verona) che lo ha adibito a sede operativa mantenendo l’originale struttura.
Nel sinodo diocesano del 1920 fu nominato canonico onorario della cattedrale, con acquisizione del titolo di monsignore.
Nel 1923 istituì una biblioteca parrocchiale circolante.
Nel 1926 stampò il "Bollettino parrocchiale", organo mensile di informazione religiosa e civile.
Sempre in quell'anno intraprese il restauro della chiesa di Santa Maria di Panisacco e, per facilitarne l'accesso, coadiuvato da Ulisse Fornasa e dal dottor Mario Leonida Visona, si prodigò perché in luogo del sentiero che portava alla chiesetta venisse realizzata una scalinata di 235 gradini.
Negli anni Venti portò a termine radicali restauri all'esterno e all'interno del duomo di San Clemente.
Sul soffitto il pittore scledense V. Pupin realizzò due grandi affreschi e decorò la cappella della Madonna delle Grazie.
Nel 1927 fu inaugurata la cappella della Madonna di Lourdes, sempre decorata da Pupin e impreziosita con un elegante cancello in ferro battuto dell'artista trissinese Angelo Perlotto.
Nel 1928 venne elettrificato e revisionato integralmente l'organo, portandolo a 1100 canne distribuite in ventiquattro registri.
Nel 1931 promosse la nascita della associazione "Buona Stampa” per la diffusione dei periodici religiosi.
Monsignor Dante Pepato morì a Valdagno, dopo lunga malattia, il 1° marzo 1935.
Tratto da Dizionario biografico della Valle dell’Agno – Dal Lago M.,Fornasa S.,Trivelli G. - Cierre edizioni
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