50 anni di AGESCI

Se l'anno scorso abbiamo festeggiato il centenario dei gruppi scout di Valdagno...(1923-2023)
quest'anno lo scautismo cattolico festeggia, la fusione di ASCI e AGI  ...(1974)

AGESCI 50 Anni di cammino insieme 

 


Prima di raccontare alcuni episodi della difficile vita Scout in quel periodo, già accennata, voglio dare la giusta importanza a tre figure importanti che hanno dato “luce e vita” al Gruppo Scout “Virtus” Valdagno 1°; non perché sono le prime, ma per l'importante ruolo che hanno avuto e il loro alto valore morale oltre che ecclesiale.

Tre preti di valore
Don Massimiliano Randon, Mons. Dante Pepato, don Luigi Soldà

Sacerdoti che hanno saputo abbracciare la nascita di un movimento Scout sostenendolo con forza …anche se aveva una identità sua come associazione A.S.C.I. pur sempre abbracciando l’ambito cattolico e un legame con la Chiesa, ma anche con un’anima e una propria identità laica.


Come è successo anche con molti sacerdoti nominati Assistenti Ecclesiastici del gruppo Scout ( A.E. per definizione), venuti dopo, questi sacerdoti hanno saputo riconoscere fin dall’inizio nel metodo Scout l’importanza della parte educativa e cristiana del grande gioco scout. Si sono immersi nel grande gioco scout come animatori più che come sacerdoti e per dare un aspetto colorito della faccenda potrei dire non certo come …“preti a rimorchio”.


E’ ovvio pensare che nella fase iniziale nessuno era capo “imparato” e la scoperta del metodo proposto da B.P. doveva nascere e maturare da zero, pertanto la guida non solo spirituale ma pratica non può che essere venuta dall’A.E. con alcuni aiuti esterni.
Forse fra i primi capi “laici” si possono identificare le figure di Lino Randon e di Guiotto Cipriano (Novale).

L’impegno di questi sacerdoti e la loro determinazione a seguire un gruppo Scout non poteva certo essere motivata solo dalle scelte del Vaticano di “appoggiare” l’ ASCI.

Nel difendere il nuovo Gruppo Scout da attacchi esterni anche pesanti e qualche volta anche da “riserve e critiche” da parte di altri gruppi all’interno della parrocchia ha permesso che la strada tracciata da BP fosse comunque la linea maestra.

Certo in quel periodo chi faceva parte del Gruppo Scout era inserito anche in altri gruppi e non solo all’interno della parrocchia ma probabilmente, più che per convinzione, anche per opportunità politiche e scelte della famiglia di provenienza. E qui mi riferisco ai gruppi fascisti dell’ “Opera Nazionale Balilla” istituita nel 1926, che il partito di Mussolini aveva già da tempo inserito nella società .

Le tre figure importanti di cui voglio parlare sono:


Mons. Dante PepatoMons. Dante Pepato (1866-1935)

il parroco, a Valdagno dal 13 ottobre 1907, forse grande sostenitore e ammiratore di Don Giovanni Bosco, che già a quel tempo era in odore di santità (Don Bosco fu beatificato nel 1929 e canonizzato nel 1934 da Papa Pio XI). Don Bosco fondò il potente ordine dei Salesiani che si dedica principalmente ai giovani e alla loro formazione.
Mons. Dante Pepato concentrò il suo impegno pastorale nel sociale dedicandosi soprattutto alle attività con i giovani ancora da quando era curato a Lonigo, iniziò a Valdagno dando vita ad un asilo parrocchiale prima di quello aziendale di Marzotto e fece praticamente nascere l’Oratorio. L’Oratorio e i gruppi giovanili furono la strada maestra del suo apostolato e iniziò con dell’acquisto dello stabile per l’Oratorio PIO X.

Appoggiò la nascita e formazione del gruppo Scout ASCI  "Virtus Valdagno 1°" affidandolo a Don Massimiliano Randon e a don Luigi Soldà.

...ma forse meglio leggere qui la sua biografia.

 

 

Don Massimiliano Randon Don Massimiliano Randon ()
Il primo vero Assistente Ecclesiastico e vero animatore del gruppo …. Anche lui aveva spiccate qualità per lavorare con i giovani non solo con gli Scout, ma aveva anche lo spirito giusto per poter abbracciare un “credo” diverso, diverso dai gruppi parrocchiali, un sacerdote che all’interno del gruppo non era certo un “aggregato” ma un capo vero.
La ferma volontà di difendere, perché così è stato, il gruppo Scout da ingerenze e aggressioni fasciste lo colloca secondo me in prima linea come un vero prete antifascista.

Ma anche qui troveremo nelle sue tracce biografiche eventi che lo videro strenuo difensore del giovane gruppo Scout, che lo hanno portato a subire in prima persona importanti pressioni e minacce.

Qui una traccia biografica

Don Luigi SoldàDon Luigi Soldà (1900-1991)
nato a Novale: anche lui con una vera vocazione di educatore che ha dedicato, come insegnante, nel proseguo tutta la sua vita con i giovani, partecipò al gruppo come “aiuto” di Don Massimiliano per un breve periodo prima di essere assegnato, come insegnante al Collegio Graziani dopo la laurea in Fisica e Scienze Naturali all'università di

Padova. Ma quando tornava “a casa” per brevi periodi e durante l’estate fu sempre partecipe all’attività del gruppo.

Al Collegio Graziani operò come insegnante con i ragazzi per oltre 40 anni, ma si distinse in modo esemplare anche aiutando i poveri nella città di Bassano soprattutto nel periodo di guerra. La città gli dedicò una via per i suoi meriti che lo portarono a ricevere l’onorificenza della medaglia d’argento dal presidente Saragat il 2 Giugno 1969 per meriti scolastici.


...ma anche qui per approfondire si può leggere la sua biografia tratta dal volume "Cento anni di impegno educativo 1903-2003" - Collegio Vescovile Graziani.

redatto da F.L.